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COMUNICATO STAMPA 11/04/2012
I DIRIGENTI PENITENZIARI GARANTI DELLA LEGALITA’ NELL’ESECUZIONE PENALE
Il giorno di Pasqua la nuova Segreteria Nazionale del Si.Di.Pe. era presente a Roma, davanti alla Casa Circondariale di Regina Coeli, al sit-in promosso dal Partito Radicale per annunciare la II marcia per l’Amnistia, la giustizia e la libertà, che si terrà il 25 aprile prossimo. Il Segretario Nazionale Rosario TORTORELLA, il Vicario Francesco D’ANSELMO , con il Segretario uscente Enrico SBRIGLIA, hanno così partecipato alla marcia in fila indiana fino a piazza San Pietro.
Il Si.Di.Pe.. sindacato che raccoglie il maggior numero dei dirigenti penitenziari, ha voluto così tornare ad esprimere la posizione dei direttori di istituto penitenziario e dell’esecuzione penale esterna, a favore di un sistema penitenziario che sia coerente con i principi internazionali e costituzionali di rispetto della dignità della persona detenuta e della finalità rieducativa della pena, rispetto alla grave situazione di disagio che esiste negli istituti penitenziari della Repubblica.
Per questa ragione il Si.Di.Pe. parteciperà anche alla II marcia per l’Amnistia, la giustizia e la libertà, che si terrà il 25 aprile, e che secondo l’intento degli organizzatori è un omaggio a Giovanni Paolo II che nella Pasqua del 1979 accolse con parole forti d’amore i marciatori contro lo sterminio per fame nel mondo che raggiunsero a migliaia, da Porta Pia, Piazza San Pietro. L’obiettivo è quello di sostenere una legalità reale perché sia interrotta la flagrante violazione di diritti umani universalmente acquisiti, a causa della drammatica situazione delle carceri e del malfunzionamento della giustizia soffocata da dieci milioni di procedimenti penali e civili inevasi.
I dirigenti penitenziari, infatti, sono i primi garanti dei principi di legalità nell’esecuzione penale e ritengono il rispetto dei diritti della persona una condizione essenziale senza la quale non esiste giustizia degna di uno Stato di diritto.
Il Si.Di.Pe. aderisce all’iniziativa radicale perché i dirigenti penitenziari vivono quotidianamente e con sofferenza l’impossibilità di garantire quei diritti che l’ordinamento penitenziario proclama, nonostante siano anch’essi privati dei loro diritti e, primo tra tutti, il loro diritto ad avere il loro primo contratto di categoria, pur previsto dalla legge.
Attraverso la sua partecipazione all’iniziativa il Si.Di.Pe. intende, pertanto, promuovere una cultura sociale e penitenziaria, del carcere e sul carcere, che veda i dirigenti penitenziari protagonisti, per una  reale affermazione di quei principi di legalità e di giustizia spesso solo affermati in vuote formule di stile da coloro che del carcere vogliono occuparsi, per gli interessi più vari, indossando i guanti della retorica, ma che non vivono, non conoscono, né comprendono  il mondo penitenziario, le difficoltà ed i disagi degli operatori penitenziari e le spesso più che disperate condizioni di vita delle persone detenute.
Il Segretario Nazionale
Dr. Rosario Tortorella

 

 

 

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rassegna stampa su www.studiocataldi.it